Più di un semplice pensare a noi stessi in un determinato modo o in una specifica situazione, bensì vederla, percepirla come reale e tangibile.
Per natura l’essere umano è portato a pensare. Ogni giorno, una persona elabora un numero spropositato di pensieri e spesso, giorno dopo giorno i pensieri sono sempre gli stessi.
Quante volte volte vi è capitato di sentirvi dire “Dai, pensa positivo e vedrai che andrà bene…” “Pensa che ce la farai…”
Eh così ti ritrovi a darti tra te e te “Si, ce la farò… andrà bene…” magari anche serrando il pugno in segno di forza, fai cenno di sì con la testa e magari abbozzi anche un mezzo sorriso.
Niente di male in tutto questo, ma rifletti.
Quel pensiero, andrà inevitabilmente a perdersi nella miriade di tutti i pensieri che il tuo cervello processa giornalmente.
Per questo motivo, nel giro di poco tempo quel pensiero che abbiamo sì avvertito come forte e motivante, si affievolirà e verrà presto sostituito da un altro che il nostro cervello riterrà più rilevante, in un continuo susseguirsi di pensieri che avranno sempre un’altra priorità.
Esiste però una tecnica molto più profonda e incisiva per elaborare un pensiero che riteniamo importante, si tratta della visualizzazione.
Possiamo difinirla come la capacità di visualizzare in modo tangibile una determinata situazione o uno stato d’animo, come se fosse reale o addirittura come se lo avessimo già vissuto.
Quando può essere utilizzata la visualizzazione?
La visualizzazione trova diversi campi di applicazione. In ambito sportivo, può essere utilizzata:
- Durante la preparazione in allenamento, per perfezionare le tecniche. Una sorta di “allenamento ideomotorio”, che può essere definito come tutte quelle forme di esercitazione nelle quali si ha un’autorappresentazione mentale, sistematicamente ripetuta e cosciente dell’azione motoria. Immaginare o visualizzare un movimento, determinat una stimolazione (seppure lieve) dei muscoli;
- nel pre-gara. Può essere utile per l’atleta come ripasso delle tecniche apprese o come metodo di motivazione ad esempio visualizzandosi sul podio, con una medaglia o una coppa in mano;
- tra un incontro e l’altro (nel caso della kickboxing) per perfezionare una strategia;
- nel post-gara. Per rivedere e imprimere sensazioni positive o rielaborare il vissuto ad esempio nel caso di una sconfitta per poter lavorare su quanto non andato come sperato;
- per la ripresa da un infortunio, utile per riprendere la confidenza con gesti tecnici che conosciamo bene ma che potremmo essere spaventati dall’eseguire per evitare un nuovo infortunio.
Nella quotidianità possiamo sfruttare questa tecnica ad esempio:
- prima di un esame o un’interrogazione, visualizzandoci nella situazione come vorremmo essere (sicuri, preparati, incisivi, forti…);
- prima di un colloquio di lavoro;
- prima di un incontro importante;
- quando ci diamo degli obiettivi (ad esempio, se voglio rimettermi in forma mi potrò visualizzare forte, in salute, sorridente, piena di energia ecc…);
- per gestire momenti di crisi dovuti ad ansia o momenti di calo della motivazione e dell’autostima (in casi più gravi ovviamente consiglio sempre di rivolgersi ad uno specialista che possa aiutare ad affrontare periodi prolungati nei quali si possono manifestare queste situazioni).
In genere la visualizzazione permette di identificarci nel futuro come vorremmo essere, percependo quell’identificazione come reale e tangibile.
Ovviamente anche per questo serve un pò di allenamento ed essere costanti nella pratica, ma per aiutarci possiamo utilizzare alcuni strumenti pratici:
- il rilassamento che possiamo ottenere ad esempio fermandoci un’istante da quello che stiamo facendo;
- la respirazione, ad occhi chiusi concentrandoci sul respiro, inspirando ed espirando lentamente;
- ascoltare musica, che possa motivarci ad una pronta azione, decisa e sicura o che possa aiutarci a rilassare tensioni e lasciare andare ansia e preoccupazione;
- visualizzare foto o video che dimostrano il nostro obiettivo;
- in ambito sportivo, è utile ripetersi mentalmente la tecnica da eseguire, concentrandosi su ogni singolo movimento che il nostro corpo deve eseguire.
Quali sono i benefici della visualizzazione?
La visualizzazione permette:
- maggior controllo della tensione fisica ed emotiva;
- migliore gestione dello stress e degli stati d’ansia;
- migliora la motivazione e quindi l’autodisciplina rivolta al raggiungimento dei propri obiettivi;
- aumento della fiducia in sè che si traduce in un senso di autoefficacia.
Come eseguire una visualizzazione?
- trova un posto tranquillo (se sei in un posto affollato ad esempio in un palazzetto prima di una gara esci all’aperto, magari in un parchetto o giardino);
- siedi in una posizione comoda, seduta o a gambe incrociate;
- indossa le cuffie se vuoi aiutarti ascoltando musica;
- chiudi gli occhi e inizia a concentrarti sul tuo respiro;
- inspira dal naso ed espira dalla bocca;
- focalizza l’attenzione sulle sensazioni che senti nel corpo e lascia andare tutte le tensioni che avverti;
- richiama ora alla mente l’immagine che desideri. Puoi essere tu mentre esegui una tecnica, scomponila gesto per gesto con attenzione. Puoi essere tu sul podio. Puoi essere tu che inizi il tuo progetto, che affronti un esame, un colloquio… Puoi essere tu quando avrai raggiunto il tuo obiettivo.
- focalizza l’attenzione su ogni dettaglio, su ogni sensazione che avverti, come ti fa sentire? Come ti vedi? Come stai?
- dedica tutto il tempo necessario affinché senta tua quella visualizzazione. Non c’è fretta.
- quando ti senti pronta/o riapri gli occhi e ritorna al presente.

Ti voglio lasciare con un consiglio.
Per quanto molto spesso attribuiamo i nostri sogni e i nostri desideri a ciò che magari persone che stimiamo possono aver già raggiunto, evita durante la visualizzazione di riportare alla mente immagini di altre persone. Non visualizzarti come quella persona, nella situazione che vive quella persona ma prima di ogni altra cosa, visualizza te stessa/o.
Devi essere tu al centro della visualizzazione.
Stai andando verso il tuo sogno, verso il tuo obiettivo, verso il tuo desiderio che per quanto simili possano essere a quelli di altre persone, avranno sempre una sola impronta, la tua.