Meditazione

Mindfulness, cos’è?

Sfatiamo qualche mito e facciamo chiarezza.

Ne hai sentito parlare vero?

La meditazione negli ultimi anni si è sempre più fatta strada nella quotidianità delle persone, questo perchè in una società sempre di corsa e frenetica si è cercato un modo per poter rallentare e ritrovare un pò di pace. Purtroppo però, nonostante siano tanti i benefici che anche a livello scientifico sono stati riscontrati, molte persone nutrono ancora dubbi e pregiudizi su questa nobile pratica.

Cerchiamo quindi di fare chiarezza.

Molto spesso la meditazione mindfulness qui in occidente è vista come una pratica “mistica” al limite dell’esoterismo, capace di far raggiungere il Nirvana o l’illuminazione. Ma la mindfulness, non ha nulla a che vedere con la religione perchè non si basa su presupposti spirituali. Al contrario è legata alla ricerca di sè e al ritrovamento del nostro stato originale di presenza, sempre più minato dal bombardamento mediatico della società odierna.

Ma cosa significa Mindfulness?

Letteralmente la traduzione è consapevolezza e secondo Jon Kabat-Zinn si tratta di:

Prestare attenzione con intenzione, nel momento presente e in modo non giudicante.

Quindi sulla base di questa definizione, si capisce bene che non viene venerato nessun dio o divinità anzi, l’attenzione è rivolta all’io e al momento presente, il qui ed ora.

Altro “famoso” mito che vorrei sfatare è la convinzione che molti hanno ovvero che con la meditazione si svuoti la mente e si fermi il flusso dei pensieri. Non è così, perchè la nostra mente sarà sempre affollata da pensieri di ogni genere e presa d’assalto dagli stimoli esterni a noi. Attraverso la pratica della meditazione però, riusciamo a fare spazio tra questi pensieri, lasciandoli andare come nuvole passeggere; ci saranno sempre ma noi stiamo vivendo il presente, non il passato e sopratutto non il futuro. Fare spazio dunque a tutto ciò che sentiamo e proviamo e ciò mi porta al prossimo punto.

La mindfulness non è una fuga da noi stessi anzi, permette di riconoscere le emozioni e i sentimenti che vivono in noi e impariamo a non farci sopraffare, li accogliamo e conosciamo noi stessi nel profondo. Attraverso una migliore percezione di noi, siamo capaci di far luce sulle nostre potenzialità consentendoci di portare avanti obiettivi personali con attenzione e focus. La pratica costante aiuterà a vivere in maniera più consapevole, quindi in pienezza, serenità ed elasticità. Anche le difficoltà e le minacce esterne non saranno più viste come ostacoli insormontabili ma come opportunità da cogliere con gioia ed entusiasmo.

Inoltre la mindfulness non è una mera tecnica di rilassamento. Sicuramente è uno dei suoi effetti nonchè benefici, ma è una vera e propria via accessibile a tutti per coltivare la serenità e la felicità. Uno strumento molto potente che se praticato con regolarità ogni giorno, potrà dare grandi benefici a lungo termine.

Concentrarsi sul momento presente, senza giudicare in alcun modo pensieri ed emozioni vuol dire focalizzarsi su cosa si sta facendo in quel preciso momento o su qualcosa che stai osservando o ascoltando.

La mindfulness quindi non si traduce al solo atto di mettersi a gambe incrociate con gli occhi chiusi, ma è in ogni cosa che facciamo e che viviamo. Per questo penso sia utilissima anche in ambito sportivo perchè permette di creare presenza, focus e quindi di migliorare notevolmente la prestazione fisica, che non viene compromessa o alterata da condizionamenti esterni o interni a noi.

Nei prossimi articoli vedremo come la pratica sportiva (anche della kick boxing) può trarre beneficio dalla mindfulness.

In conclusione, la mindfulness illumina il presente, sprigiona il nostro potenziale e ci mostra ciò che di bello c’è davanti ai nostri occhi, ma che purtroppo è offuscato dalla frenesia delle nostre giornate.

Tutto è già lì, dentro di noi.

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