Metodo Mindfulboxing

Capacità di attenzione

In un mondo sempre più frenetico e pieno di distrazioni, l’attenzione è il prezzo che ogni giorno paghiamo a coloro che riescono a controllolarcela.

Pensaci un attimo. Quante volte al giorno ti capita di perdere l’attenzione?

Stai lavorando ad un progetto e il tuo collega ti fa una domanda.

Ti stai allenando e ti arriva qualche notifica sul telefono.

Rispondi a quel meme che il tuo amico ti ha inviato su instagram e poi ti perdi a guardarne mille altri.

Sono solo pochi esempi questi, nei quali si capisce come la nostra attenzione, rivolta ad un obiettivo possa essere catturata da altri che inevitabilmente acquisiscono priorità su ciò che stavamo facendo.

La vita come anche gli sport da combattimento, sono caratterizzate da un continuo cambio di situazioni.

Gli eventi si susseguono spesso molto velocemente, come un combattimento sul quadrato di gara e il tempo di adattamento tra una situazione e l’altra deve essere sempre il più rapido possibile, per poter stare al passo.

Questo continuo cambio di attenzione però, comporta che per riprendere l’attenzione su ciò che si stava facendo ci vogliano almeno 20 minuti.

Attimi di distrazione simili possono comportare:

  • perdita di tempo;
  • procrastinazione;
  • rischio di infortunio in allenamento;
  • tempo eccessivo di realizzazione degli obiettivi;
  • frustrazione;
  • stanchezza e insoddisfazione.

Questi risvolti negativi, possono poi condurre ad un circolo vizioso nel quale il nostro cervello tenderà a preferire una soddisfazione immediata (la distrazione che in genere è più accattivamente) piuttosto che lo sforzo prolungato che porterà sì all’obiettivo ma per il quale ci vorrà più tempo.

Fondamentale dunque è cercare di aver maggior controllo della propria attenzione.

Ma cos’è l’attenzione?

L’attenzione può essere vista come la capacità di cogliere stimoli e informazioni, organizzarli e separarli tra quelli importanti e quelli meno.

Concetto simile, è quello di concentrazione, che si può definire come la capacità di indirizzare tutte le nostre risorse verso un compito.

Possiamo quindi dire che si tratta di due concetti affini tra loro. Mantenere l’attenzione su ciò che è importante e utile al raggiungimento dell’obiettivo permette di avere più concentrazione e di conseguenza sviluppare il miglior focus possibile.

Da cosa dipendono attenzione (e concentrazione)?

Entrambe dipendono da diversi fattori, in particolare:

  • caratteristiche individuali (motivazione, autostima…);
  • livello di arousal (ansia, eccitazione…);
  • condizioni fisiche;
  • difficoltà del compito;
  • errori;
  • ambiente.

Imparare a gestire l’attenzione permetterà così di affrontare al meglio le crisi che inevitabilmente sopraggiungeranno durante la competizione o il lavoro ad un progetto, spostando il focus e l’impegno dal problema alla soluzione.

Dove indirizziamo la nostra attenzione, orientiamo il nostro comportamento, le nostre azioni e di conseguenza cosa accadrà.

Ma come possiamo lavorare affinchè si riesca a mantenere la giusta soglia di attenzione?

Allenare l’attenzione è simile a come allenare l’equilibrio e quest’ultimo lo si allena perdendolo e ripristinandolo nel più rapido tempo possibile.

Allo stesso modo, possiamo allenare l’attenzione attraverso esercitazioni di resistenza durante le quali sopraggiungendo la fatica (quindi stress delle condizioni fisiche) ci alleniamo a spostare l’attenzione dalle nostre condizioni interne al compito finale.

La fatica è una delle distrazioni principali durante un allenamento e acquisire la capacità di controllare le distrazioni è uno degli aspetti maggiormente rilevanti al fine di raggiungere un obiettivo.

Allo stesso tempo una sensazione di fatica eccessiva può essere determinata da condizioni fisiche non ottimali (alimentazione sbagliata, carenza di sonno ecc…) per questo l’attenzione può essere allenata non solo durante l’allenamento ma anche tra un allenamento e l’altro oppure in gara, durante l’attesa del match.

Sono fondamentali in questo caso, le scelte che facciamo ovvero il nostro comportamento e le nostre azioni che, gestite con attenzione nel qui ed ora, possono fare la differenza sul raggiungimento dell’obiettivo.

Focalizzarsi sul qui ed ora ad esempio attraverso pratiche di meditazione e respirazione, o tecniche di visualizzazione (imagery) possono aiutare ad isolarsi da quelle che sono le distrazioni provenienti dall’ambiente circostante (rumori, presenza di persone, odori ecc…) nonchè a separarci dai pensieri sul passato rivolti ad esempio ad errori commessi in allenamento o poco prima e dai pensieri sul futuro che mirano a come ci sentiremo (o come si sentiranno gli altri) una volta ottenuto il risultato.

Riassumendo, possiamo quindi agire su più aspetti:

  • sottoporci a livelli di stress fisici (resistenza) per mantenere alta l’attenzione sul compito;
  • curare le condizioni fisiche (alimentazione, sonno ecc…) affichè non si raggiugano livelli di fatica eccessivi;
  • utilizzare pratiche di meditazione e/o respirazione per mantenere l’attenzione sul qui ed ora ed evitare la divagazione dei pensieri;
  • utilizzare tecniche di visualizzazione per allontanarsi dalla distrazioni ambientali.

Infine, ti voglio lasciare con un consiglio personale che mi aiuta a mantere l’attenzione.

Personalmente, ricreare buone condizioni ambientali per svolgere un allenamento o lavorare ad un progetto, mi aiuta molto ad avere la giusta attenzione e concentrazione rivolta al mio obiettivo.

E come faccio ti chiederai?

  • Innanzitutto, l’ambiente dove mi alleno o dove lavoro deve essere sempre pulito ed in ordine;
  • tengo sempre a portata di mano tutto ciò che mi può servire;
  • lascio fuori dalla sala/stanza il cellulare (mia principale fonte di distrazione);
  • ho sempre pronta la playlist perfetta per allenarmi o concentrarmi, come suggeriscono in questo articolo;
  • avviso i familiari che per 1 ora (o il tempo necessario) non sarò disturbabile.

E poi:

  • uso sfondi per il cellulare che mi ricordino l’obiettivo (es. personaggi che mi ispirano, frasi…);
  • faccio una lista dei macro obiettivi e dei micro obiettivi prefissati;
  • medito mattino e sera;
  • uso tecniche di respirazione e di visualizzazione ad occhi chiusi prima di iniziare un allenamento o un lavoro.

E tu, hai altri metodi da suggerirmi? Ti aspetto nei commenti.

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